Oltre l’Expo: cosa accadrà dopo Ottobre

Foto di Elio Errichiello ©

Tra un mese Expo chiuderà i battenti. Ma cosa ne sarà dopo il 31 ottobre del sito espositivo e dell’oltre un milione di metri quadri che oggi ospitano l’esposizione universale?

È una domanda che in tanti giustamente si pongono.

Oltre una 15ina le idee emerse in tal senso: dalla costruzione di un nuovo stadio, alle cittadelle delle nuove tecnologie, della musica e così via. Il progetto oggi più accreditato è quello di destinare la vasta area alla costruzione di un campus universitario e un polo di ricerca per 18.000 studenti.

La riqualificazione del sito espositivo è un tema delicato, tra burocrazia e soliti ritardi. Bisogna realizzare qualcosa che urbanisticamente sia utile alla città e allo sviluppo del Paese.

Del post- manifestazione si occupa una società dedicata che si chiama Arexpo, proprietaria dell’area dove sono state costruite le strutture e formata dalla regione Lombardia, dal comune di Milano, dalla Fondazione Fiera Milano e dal comune di Rho.

Il futuro del sito espositivo, per il dopo evento, dovrebbe essere definito entro la fine di ottobre e prende sempre più corpo il progetto del campus universitario. Anche a livello istituzionale la proposta maggiormente condivisa resta quella di creare una cittadella universitaria, la più grande e moderna d’Europa. Il costo dell’opera per ora sembrerebbe ruotare intorno ai 400 milioni di euro.

Il dopo-Expo è importante quanto l’Esposizione stessa perché determinerà conseguenze importanti e durature per il territorio nei prossimi anni.

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