Dagli sms ai tweet: l’uso dilagante delle amatissime Emoticon! | eatparade
La “parola” più usata nel 2015 non è composta da lettere ma si tratta dell’emoji con la faccina che piange di gioia!
Oggi le emoticon sono le reali protagoniste della comunicazione. Non vi è SMS o conversazione su WhatsApp che non contenga almeno una faccina. E ve ne sono per tutti i gusti per esprimere i nostri stati d’animo. Ecco come trasformano la nostra comunicazione.
Che ci piaccia o meno, le emoticon stanno cambiando il nostro modo di comunicare. Dai gruppi di WhatsApp alle chat su LinkedIn, sono davvero ovunque.
Un simbolo grafico come l’emoji è flessibile, immediato ed allegro.
In questo scenario, la comunicazione visuale dà origine a nuovi linguaggi, espressioni e significati. La differenza sta nel passaggio dalla forma testuale a quella grafica, una icona o una immagine usata per comunicare significati comprensibili globalmente. Basti pensare anche a social network come Pinterest o Instagram per renderci conto di come Internet oggi sia fatta sempre più di immagini che di parole.
Sempre più abusate nelle conversazioni digitali, le emoji hanno fatto la loro prepotente irruzione nella realtà. Difficile trovare qualcuno che non abbia familiarità con le faccine colorate, il cui utilizzo è in clamorosa crescita in ogni parte del mondo e in ogni classe sociale. Sintetizzare una sensazione complessa da spiegare con le parole con un solo simbolo è del resto comodo ed efficace, anche se così facendo siamo partecipi di una rivoluzione linguistica, dove le stesse parole segnano il passo davanti all’ascesa delle emoji.