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“Novel food” arrivano in tavola

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Il 28 ottobre 2015, il Parlamento Europeo ha dato il via libera ad una nuova regolamentazione per l’introduzione e la vendita dei cosiddetti “novel food”, non usuali, destinati alle nostre tavole; mentre l’11 novembre è arrivato anche l’ok del Consiglio Ue e, di conseguenza, la normativa entrerà in vigore.

I novel food, sono tutti quei prodotti alimentari che, prima del 15 maggio 1997, la data di adozione del vecchio regolamento, non venivano consumati all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di insetti, come grilli e formiche, ma non solo: anche alghe, cibi costruiti in laboratorio ed integratori o succhi di frutta ottenuti con particolari tecniche di pastorizzazione.

Il Belgio e l’Olanda sono alcuni dei Paesi europei in cui è consentito il consumo umano di alcune specie di insetti. Ad esempio: locuste fritte come snack.

Nel 2050, in un pianeta sovrappopolato, secondo stime delle Nazioni. Unite, bisognerà raddoppiare la produzione mondiale di cibo, ridurre gli sprechi e sperimentare generi alimentari “alternativi”. Dunque, antipasto di cavallette, zuppa d’alghe e, come secondo, un hamburger artificiale alla griglia.

Le alghe, alla base della catena alimentare, rappresentano il vero motore verde della tavola del futuro; i vermi, insieme a locuste, grilli, formiche e ragni, sono raccomandati dalla Fao come alternativa sostenibile alla carne.

Non solo. Zhikang Li, un botanico cinese, ha incrociato oltre 250 varietà di riso proveniente da 16 paesi diversi per ottenere un tipo di pianta senza l’uso di OGM, che potrebbe sfamare 100 milioni di persone in più rispetto ad ora; per ridurre del 60% l’impatto ambientale della carne, da tempo, Mark Post, un professore dell’Università di Maastricht, in Olanda, sta lavorando al progetto di lanciare sul mercato carne artificiale coltivata in vitro a partire da cellule staminali di suino.










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