Expo 2015, Padiglione Giappone è il più visitato | eatparade
Cinque, sei, sette ore di coda per entrare nel Padiglione del Giappone. Proviamo a descrivere questa leggenda di Expo Milano 2015.
Il padiglione “proibito” a causa delle supercode, all’esterno si presenta come un’elegante struttura in legno realizzata attraverso un connubio tra tecniche antiche e moderne. Progettato dall’architetto Atsushi Kitagawara, il padiglione giapponese ha ragionato molto sui contenuti proponendo come tema dominante la “Diversità Armoniosa” che contribuisce alla risoluzione di problemi globali. All’interno è tutto molto tecnologico e multimediale con un percorso suddiviso in varie stanze che termina nel supermercato del futuro.
La prima stanza contiene alcune stampe giapponesi che rappresentano le quattro stagioni. Qui immagini sulle pareti, specchi, luci e filmati suggestivi coinvolgono il visitatore ricreando l’ambiente delle risaie giapponesi.
Poi si prosegue nel corridoio dei fiori e degli aromi che conduce nella seconda stanza contenente la “Cascata della Diversità”. Questa installazione simula l’effetto dell’acqua che cadendo dal soffitto trasporta informazioni su agricoltura, riserve nutritive e cultura giapponese. È una techno-cascata con cui i visitatori possono interagire con i propri smartphone attraverso un’app dedicata.
Andando avanti si entra nel corridoio food dove si ammirano in vetrina i vari cibi tipici della cucina giapponese, come il sushi, il sashimi e molte altre varietà.
Nella terza stanza, quella delle soluzioni, sono mostrate in modo innovativo le proposte del Giappone per affrontare e risolvere i problemi alimentari internazionali.
Proseguendo la visita, l’itinerario conduce in una stanza con un lungo tavolo nero, apparecchiato con oggetti della tradizione giapponese e dal design futuristico.
Per finire, il ristorante del futuro. I visitatori entreranno in un finto ristorante dove si mangia solo virtualmente. In questo ambiente si svolge lo spettacolo finale, interattivo, tecnologico e coinvolgente, per scoprire le risorse della cucina giapponese.
Prima di uscire dal padiglione si passa davanti ai ristoranti tipici, dove sono proposti menù tradizionali con un costo di circa 15-20 euro e menù speciali che arrivano fino a 220 euro.
Il padiglione del Giappone sicuramente merita di essere visitato: è suggestivo, razionale, emozionante, ma soprattutto centra a pieno il tema dell’Esposizione Universale.
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