Lo sviluppo sostenibile | eatparade
Sono state date definizioni molto diverse di Sviluppo Sostenibile. Oggi quella ampiamente condivisa è contenuta nel Rapporto redatto dalla Commissione Brundtland, dal titolo “Our Common Future” (il futuro di tutti noi).
Il Rapporto propone interessanti approfondimenti sui principali temi oggetto di attenzione, quali: la crescita demografica, l’alimentazione, l’energia, l’industria, le città, e i beni pubblici globali. L’intento è di delineare gli indirizzi di un programma per avviare l’economia mondiale verso uno sviluppo sostenibile sia sul piano ambientale che sociale.
Alcuni autori preferiscono il termine sostenibilità a quello di sviluppo sostenibile perché esclude ogni possibile confusione terminologica con la crescita economica. Il concetto di sostenibilità, infatti, pur entrando direttamente negli ambiti della disciplina economica, arriva ad occuparne uno spazio al confine con l’ecologia, la fisica e le discipline sociali.
Il concetto di sviluppo sostenibile afferma la necessità di coniugare le tre dimensioni inscindibili e fondamentali di Economia, Ambiente e Società per cui ogni piano o politica d’intervento deve tenere conto di questa visione integrata e definire quindi sia gli impatti ambientali, sia economici sia sociali. Le dimensioni vanno analizzate in una visione sistemica come elementi che insieme contribuiscono al raggiungimento di un fine comune.
Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali devono essere resi coerenti anche con i bisogni futuri. Nella proposta persiste un’ottimistica fiducia nella tecnologia che porterà ad una nuova era di crescita economica. Le opportunità disponibili alle prossime generazioni dipenderanno perciò anche da come il progresso tecnologico incrementerà la produttività delle risorse esistenti.
Con la diffusione del Rapporto Brundtland si ufficializza la relazione tra sviluppo e ambiente e la necessità di considerarli come due fattori assolutamente inscindibili nella pianificazione di qualsiasi strategia mirata al progresso dell’intera umanità. In definitiva, il termine sostenibilità sposta l’intera discussione in un’ottica di lungo periodo, tesa a garantire anche il benessere delle generazioni future.