La malnutrizione femminile e l’età | eatparade
Andrea Pezzana, esperto nel settore di nutrizione clinica, ha esemplificato a Expo Milano 2015, il concetto di malnutrizione femminile, chiarendo le varie fasi dell’evoluzione fisiologica della donna, la quale presenta un rischio di carenza maggiore, col rischio di intaccare il funzionamento degli organi vitali.
Si comincia con l’adolescenza, dove il rapporto col cibo diventa centrale e alcuni comportamenti possono sfociare nell’anoressia e bulimia. Poi c’è l’età fertile, che rappresenta la riserva di salute per il futuro.
In seguito la gravidanza, che porta con sé il peso di un’altra vita da nutrire e la malnutrizione in questo caso danneggia più di un individuo, ma il nascituro lo segna per la vita. Mentre durante l’allattamento è consigliabile bere molto per non perdere liquidi, durante la gravidanza è sconsigliabile seguire diete fai da te, perché pur di prendere meno peso possibile si scelgono soluzioni drastiche.
La menopausa è molto delicata per l’alimentazione, perché la tendenza a ingrassare comporta riduzioni drastiche, mentre andrebbero mirate. Ad esempio evitare il sale e rendere l’attività fisica costante (anche solo una passeggiata), sono validi sistemi per vivere bene.
La terza età è la fase di discesa dell’organismo e rappresenta il raccoglitore delle abitudini incorporate durante la vita. Un consiglio è di non lasciare soli gli anziani, perché l’isolamento induce a lasciarsi andare e a lasciar stare le pietanze nel piatto.