La frittura, la tempura ed il tempo | eatparade
Sembra che tutto ciò che riguardi la frittura abbia a che fare con il tempo. Come nel caso della tempura. Il nome e l’origine del raffinatissimo fritto giapponese derivano infatti dal latino tempora, letteralmente “i tempi”. Emblema di un piacere gastronomico leggero e di quell’attimo fuggente che è l’essenza stessa della frittura, la tempura è diventata simbolo gastronomico della tarda modernità, dei suoi tempi corti e dei suoi consumi immediati.
Il vero ingrediente della frittura è il tempo. Friggere, infatti, è cogliere il cibo alla sprovvista. Nulla che assomigli alla gradualità della bollitura, o alla progressione, sia pur brusca e violenta dell’arrostitura.
Anche la frittura, seppur demonizzata da molti, può essere fatta riducendo al minimo le sostanze nocive e le calorie. Questo sistema di cottura, per quanto vada sempre considerato da non consumarsi troppo frequentemente, può addirittura mantenere alto il valore nutritivo di alcuni alimenti, come appunto le verdure in pastella. Il risultato è sempre un piatto particolarmente appetitoso, che dev’essere consumato con moderazione per non mettere in pericolo le funzionalità del nostro organismo.