Oceani liberi dalla plastica: spazzino del mare | eatparade
The Ocean Cleanup è la storia di Boyan Slat, classe 1994, il ragazzo olandese, da sempre interessato ai temi ambientali, che ripulisce gli oceani dalla plastica. Un’idea brillante, a giudicare dai due milioni di dollari raccolti in breve tempo grazie ad una campagna di crowfunding.
Studente di Ingegneria Aerospaziale, dopo alcune immersioni in Grecia, nel 2011, si accorse di vedere davanti a sé più plastica che pesci. Decise allora che avrebbe dovuto fare qualcosa di concreto per migliorare lo stato di salute del mare.
Questo innovativo progetto di pulizia degli oceani nel 2016 diventerà realtà. La prima installazione sarà su un’isola situata tra il Giappone e la Corea del Sud, in cui il problema dell’inquinamento è molto grave. L’idea, geniale nella sua semplicità, sarà in grado di raccogliere 7.250.000 tonnellate di rifiuti in soli 5 anni senza danneggiare l’ecosistema.
Ma come funziona il dispositivo?
In pratica la macchina è composta da una serie di barriere galleggianti saldamente ancorate ai fondali, che fanno da filtro. Sfruttando lo studio delle correnti marine, queste barriere agiscono come una sorta di grande imbuto e riescono a trattenere e immagazzinare i rifiuti. La plastica, una volta fatta arrivare alla piattaforma di raccolta, già definita “la struttura galleggiante più lunga sul mare”, viene filtrata, separata e conservata per il riciclo. Il sistema è profondo circa 3 metri ed è composto da due braccia lunghe 2000 metri disposte ad angolo lungo il percorso delle correnti. La struttura, inoltre, prevede l’assenza di reti al di sotto delle panne, in modo da rendere impossibile la cattura di pesci e altri esemplari. La maggior parte della plastica, infatti, galleggia quasi in superficie, quindi gli organismi potrebbero passare attraverso la barriere, nuotando poco più in basso, senza alcun pericolo.
Questo progetto è diventato una vera e propria impresa dato che ripulire il mare dai rifiuti rappresenta una delle sfide ambientali più grandi che l’umanità si trova ad affrontare oggi.