Il narvalo: il pesce con il dente più strano del mondo | eatparade
Quello che per secoli è stato spacciato come l’autentico alicorno, cioè come il corno del leggendario unicorno, è in realtà un dente, il più strano che si sia mai visto, del narvalo maschio, un cetaceo (mammifero marino) lungo 4-5 metri delle acque litoranee dei mari artici e che può anche risalire fiumi. Il narvalo (Monodon monoceros) ha solo due denti o zanne: il destro che di rado raggiunge i 30 cm ed il sinistro, lungi quasi 3 metri, appuntito come una lancia che non gli serve per attaccare, nè per difendersi.
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Ha una caratteristica struttura a spirale in senso antiorario che gli conferisce una grande resistenza meccanica e che, quando veniva commerciato per le sue straordinarie, supposte proprietà terapeutiche, ne garantiva il riconoscimento e quindi l’autenticità.
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Solo di recente, un gruppo di ricerca guidato da Martin Nweeia della Harvard University School of Dental Medicine, ha scoperto che il dentone del narvalo non è quello che un tempo veniva chiamato Iusus naturae, scherzo di natura, ma un supersensore dotato di circa 10.000 terminazioni nervose che ne fanno una vera e propria antenna biologica.
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Esso permette al narvalo, che fa da guida alle femmine, di tenersi lontano dalle acque poco salate che mettono a rischio la sopravvivenza della specie; di funzionare da ecoscandaglio per esplorare entro un vasto raggio l’ambiente circostante; avere un senso del fiuto che lo guida verso i pesci, i calamari e i crostacei di cui si nutre.