Il Manifesto per il Made in Italy. | eatparade
A Milano, ha preso il via, nel corso di un evento all’Expo, il “Manifesto per il Made in Italy”, un’iniziativa del gruppo Sanpellegrino. Si tratta di un documento, nato da una ricerca su oltre 450 aziende, che affronta le criticità ed i punti di forza del Made in Italy (dall’economia all’approccio culturale, fino ai provvedimenti di natura politica e sviluppo strategico) con l’obiettivo di rilanciare l’Italia e le sue eccellenze anche dopo l’Expo, creando collaborazioni tra imprese (ovvero, non una singola impresa, ma l’intera Impresa-Italia) puntando sui mercati esteri. In poche parole, un documento volto a “fare sistema”.
Il Manifesto, è stato sottoscritto dagli imprenditori dei settori emblema del Made in Italy insieme a Confagricoltura e Confartigianato; tra i firmatari Stefano Agostini, Presidente e AD del Gruppo Sanpellegrino, Andrea Illy, Presidente IllyCaffè; Massimiliano Giansanti, Vicepresidente di Confagricoltura; Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato. Questo documento è stato consegnato al Governo, rappresentato per l’occasione dal sottosegretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto.
Il Decalogo del “Manifesto per il Made in Italy”:
- Il Made in Italy è uno degli elementi fondanti dell’identità culturale italiana
- Difendere e favorire la trasmissione dei saperi produttivi di generazione in generazione è il primo passo per valorizzare il nostro patrimonio identitario
- Creare valore attorno al Made in Italy significa dare una visione globale alle eccellenze territoriali
- Prendersi dura del Made in Italy significa soddisfare al meglio i bisogni immateriali della società: estetica, cultura, emozionalità, socialità.
- Creare sinergie tra settori affini e categorie complementari è una strada non più rinviabile per aumentare la competività del Made in Italy
- Fare sistema significa instaurare un rinnovato spirito cooperativo tra tutti gli attori politici, sociali, economici ed imprenditoriali
- La sola difesa del Made in Italy non è più sufficiente: la percezione del valore passa dal racconto dell’arte del saper fare, tipica della creatività italiana
- Per vincere all’estero il Made in Italy deve presentarsi con una visione d’insieme che promuova non singole imprese ma l’impresa d’Italia
- Aumentare gli investimenti in formazione e saper innovare significa ridurre il disallineamento con l’offerta emergente
- Fisco, burocrazia e visione strategica sono handicap che le istituzioni hanno il dovere di trasformare in punti di forza del modo di fare impresa