Sagre e Gastronomia. Il turismo all’aria aperta | eatparade
Le sagre continuano a proliferare, ce ne rendiamo conto soprattutto in questo periodo dell’anno, nel passaggio tra l’estate e l’autunno che vede il picco di questi eventi.
Sagre, fiere e feste di Paese in Italia sono dedicate a ricorrenze storiche, religiose, ma soprattutto a prodotti tipici dell’enogastronomia locale che molto spesso sono al centro dei festeggiamenti proprio a settembre quando si raccolgono pregiati frutti della terra, dall’uva ai funghi. Il cibo, infatti, è il motore propulsore di queste manifestazioni.
Cibo locale, convivialità, spesa contenuta, secondo una recente analisi Coldiretti le sagre culinarie sono sempre più amate dagli italiani. Una tendenza frutto dell’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali. Soprattutto nel periodo delle vacanze estive si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate nei piccoli e grandi centri.
Parte integrante dell’identità storica di una comunità, la sagra oggi recupera contenuti importanti e va intesa come un’opportunità per il territorio: favorisce il miglioramento dell’immagine della comunità, l’orgoglio di riuscire a sostenere un evento, di sviluppare nuove capacità, di stimolare lo spirito di partecipazione, aggregazione, amicizia e appartenenza. Nel nuovo contesto post-moderno non è (o non è più) folklore. E’ necessario però che le sagre si svolgano con tutte le regole previste, per la sicurezza delle strutture, per la legalità dei guadagni, per l’igiene delle pietanze e del personale, per la presenza delle forze dell’ordine. Il benessere e la soddisfazione di tutte le fasce della popolazione, sono essenziali per una sostenibilità nel tempo della manifestazione.