Ratatouille | eatparade
Oggi siamo nell’epoca della multiculturalità. Grazie al fenomeno della migrazione e della globalizzazione nello stesso territorio infatti si ritrovano a convivere persone con culture molto diverse le une dalle altre. Le differenze tra le varie culture non si hanno soltanto nella lingua, nella religione, nei valori, ma anche, inevitabilmente, sul cibo e sulle abitudini alimentari. Ciò che è importante, in un mondo sempre più variegato, è la conoscenza e soprattutto il rispetto delle altre culture diverse dalla propria.
È da questa base che nasce il progetto Ratatouille.
Ratatouille infatti, nella cucina francese, è un piatto cucinato con diversi tipi di verdure. Significa quindi mettere insieme tante cose diverse; in questo caso, mettere insieme tante culture diverse.
È un progetto destinato ai bambini delle scuole elementari allo scopo di trasmettere le differenze culinarie delle varie culture e soprattutto con lo scopo di eliminare i pregiudizi che molto spesso accompagnano queste differenze.
Questo progetto si articola in una serie di incontri tra i bambini e i rappresentanti di culture differenti (araba, cinese, giapponese, africana, brasiliana ecc.) per far conoscere ed assaporare le pietanze corrispondenti alle varie culture, e a spiegare come questi cibi possano integrarsi nella nostra cultura alimentare.
A questi incontri seguirà poi un evento in cui i bambini, divisi in squadre e affiancati dai vari rappresentanti culturali, cucineranno e faranno assaporare ad una giuria, composta dal preside, da alcuni insegnanti e alcuni genitori, diversi piatti tipici per ogni cultura.
Al termine dell’evento alle squadre saranno dati dei punteggi e il piatto che avrà ottenuto il punteggio più alto sarà inserito per l’anno scolastico di riferimento nel menù della mensa scolastica.
Italia Destinatari del progetto: I bambini della scuola elementare Idea centrale: Insegnare ai bambini ad apprezzare le differenze, valutandole non come una mancanza ma come una specificità aggiuntiva Valutazione risultati: work in progress