L’analisi di revisione di sfarinati e pasta | eatparade
In Italia, la tutela della sicurezza dei prodotti alimentari è affidata essenzialmente all’attività di controllo ufficiale svolta dal Ministero della Salute, con i suoi uffici centrali e periferici, e dalle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, attraverso le loro strutture territoriali.
Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti in questione alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica.
Le analisi, infatti, rappresentano un importante strumento per valutare il livello di sicurezza e di igiene degli alimenti.
L’art. 20 del DPR 22 luglio 1982 n. 571, si riferisce alle analisi relative a campioni di sfarinati, paste alimentari e conserve vegetali e all’istituto preposto alle revisioni è l’INRAN.
La produzione e commercializzazione degli sfarinati è regolata dal D.P.R. n° 187 del 9 febbraio 2001 e nell’analisi degli sfarinati vanno essenzialmente valutati parametri che servono per la classificazione merceologica delle farine di frumento (umidità, ceneri, tenore proteico).
Gli sfarinati si classificano in: farine di grano tenero (farina di grano tenero, farina integrale di grano tenero); sfarinati di grano duro (semola di grano duro o semplicemente di semola, semolato di grano duro o semplicemente semolato, semola integrale di grano duro o semplicemente semola integrale, farina di grano duro).
Le paste alimentari rispondono alla caratteristiche ed ai requisiti descritti nella prima legislatura merceologica del 4 luglio 1967, n. 580, successivamente revisionati con l’intervento del 9 febbraio 2001, n.187. Esse si classificano in: pasta di semola (o di semolato) di grano duro, prodotti ottenuti dalla trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento di impasti preparati rispettivamente ed esclusivamente con semola o semolato di grano duro ed acqua; paste speciali, prodotte con semole e contenenti ulteriori ingredienti alimentari consentiti come: verdure (spinaci, pomodoro), malto o glutine, ripieni vari (ortaggi, carni, formaggi, uova, pesce, funghi); pasta all’uovo; pasta secca; pasta integrale; paste dietetiche; paste fresche e stabilizzate.
Le analisi di revisione delle paste alimentari, zuccheri, conserve vegetali ed analcolici sono eseguite dall’Istituto nazionale della Nutrizione di Roma.
Materiale di ricerca:
http://nut.entecra.it/410/analisi_di_revisione_di_sfarinati_e_paste_alimentari.html
http://nut.entecra.it/411/analisi_di_revisione_di_zuccheri_conserve_vegetali_ed_analcolici.html