La felicitá in un cucchiaio | eatparade
Francesco: “Zio ho trovato questo cucchiaio. Ma perché è bucato?”
Zio Riccardo: ”Ah…. Quanti ricordi questo cucchiaio! Tu non lo sai ma è la cosa più bella che mi resta della missione a cui ho partecipato”
Francesco: ”Davvero??? E dove sei stato? Dai racconta”
Zio Riccardo: ”Qualche anno fa ho scelto di partire per l’Africa per una missione umanitaria.
Francesco: ”Zio, perché hai scelto di partire?”
Zio Riccardo: ”Ho scelto di partire per aiutare i bambini che ogni giorno muoiono di fame. Non tutti i bambini hanno avuto la tua stessa fortuna. A molti di loro è negato il diritto al cibo”
Francesco: ”E perché mai succede una cosa del genere?”
Zio Riccardo: ”Perché molti uomini sono cattivi e non riconoscono l’uguaglianza tra le persone”
Francesco: ”Ma questa è un’ingiustizia!”
Zio Riccardo: ”Si lo so… ed è proprio per questo che sono partito.
Ma sai una cosa? Questi bambini pur non avendo nulla, hanno sempre la forza di sorridere.
Ora ti racconterò la storia di questo cucchiaio speciale.
Una sera ero in una tenda con un bambino che aveva tanta di quella fame da non avere neanche la forza di alzarsi. Nel villaggio non c’era più cibo e i rifornimenti sarebbero arrivati soltanto il giorno seguente.
Malgrado la mia disperazione non potevo fare niente per placare il suo dolore.
Pensai di farlo giocare per distrarlo dalla sua penosa condizione ma nella tenda non c’erano giochi e, con la fame, anche la fantasia iniziò a venire meno.
L’unica cosa che avevo accanto a me era un cucchiaio rotto, e ormai inutilizzabile. Mi sentivo proprio come quel cucchiaio, vuoto e inutile.
All’improvviso mi venne un’idea che avrebbe cambiato quella triste serata.
Ricordai che il giorno prima dei volontari portarono del sapone e con esso avrei creato delle fantastiche bolle!
La stanza in pochi minuti si riempì di bolle di sapone, tutte colorate e grandissime.
Ma il regalo più bello che quel cucchiaio riuscì a donarmi fu il sorriso di quel bambino che, nonostante fosse dilaniato dalla fame, per un po’ di tempo riuscì a non pensarci.
Francesco: ”E come mai il cucchiaio adesso è qui?”
Zio Riccardo: ”Perché prima di partire quel bambino, in segno di riconoscenza per me, mi regalò il suo cucchiaio.
Per me fu un’esperienza unica”
Francesco: ”Zio è una bellissima storia”
Zio Riccardo: ”Si, e la custodirò per sempre nel mio cuore”