Eatparade
Eat Parade è una piazza virtuale interattiva, realizzata con l’intento di contenere, in modo versatile, tutto ciò che di bello possiamo realizzare insieme. Siamo desiderosi di metterci al servizio degli alunni della Scuola di ogni ordine e grado per fornire una piattaforma nella quale condividere i propri progetti, trarre ispirazione per crearne di nuovi e confrontarsi con quanti più attori sociali possibili.
Attraverso Eat Parade, infatti, vogliamo avviare un confronto dialogico tra Scuole ed Enti di Ricerca nell'ambito alimentare, senza tralasciare anche quello ambientale, culturale e scientifico. Con le Scuole e gli Enti vogliamo creare una rete di conoscenze, attraverso la quale scambiare le proprie esperienze, puntando a far nascere una comunità aperta a tutto il panorama sociale, a tutti coloro che vorranno interagire, apportando, così, un prezioso contributo. Sappiamo che realizzare un progetto didattico può voler dire fare appello a tutte le proprie forze, soprattutto per reperire il materiale idoneo e per organizzarlo al meglio. Con Eat Parade ci proponiamo di aiutarvi per rendere tutto il processo più semplice ed ancora più entusiasmante. Sappiamo anche che, spesso, i frutti del lavoro di Ricerca rimangono inascoltati. Per questo vorremmo far incontrare questa realtà con le Scuole, per offrire spunti di riflessione su tematiche importanti ed attuali e contribuire all’apprendimento di quante più persone possibili, alunni e non. Quello che abbiamo da offrire, infine, è molto più di una piattaforma: vogliamo offrire la possibilità di educare, con impegno, ma al tempo stesso in modo divertente ed istruttivo, i cittadini di domani.
PROGETTI EDUCAZIONE ALIMENTARE PER LE SCUOLE
Un modello per l’educazione alimentare Dall’analisi delle esperienze nazionali e internazionali di educazione alimentare, il gruppo di lavoro ritiene di individuare, coerentemente con le Linee Guida approvate in Italia dal MIUR, questi elementi come indicatori della qualità di ogni progetto di educazione alimentare. Gli obiettivi•Incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute così da sviluppare una coscienza alimentare personale e collettiva.•Favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari, adottando le metodologie didattiche più opportune, e considerando con particolare attenzione la conoscenza delle produzioni agroalimentari di qualità, ottenute nel rispetto dell’ambiente, della legalità e dei principi etici, legate alla tradizione e cultura del territorio. •Promuovere la conoscenza del sistema agroalimentare mediante la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi e distributivi, in rapporto alle risorse alimentari, all’ambiente e alla società •Promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare sugli aspetti storici, scientifici, geografici, culturali, antropologici, sociali e psicologici legati al rapporto, personale e collettivo, con il cibo. •Promuovere un concetto di qualità complessiva del cibo che incorpori aspetti valoriali emergenti relativi a: sostenibilità, etica, stagionalità, intercultura, territorialità, sicurezza. I contenuti Sono sostanzialmente cinque le aree tematiche fondamentali sulle quali insistere, ognuna significativa di un particolare aspetto del rapporto con il cibo. •Il rapporto sensoriale con gli alimenti: Gli organi di senso sono il primo e più importante strumento a nostra disposizione per conoscere e valutare un alimento, sia sotto il profilo della sua gradevolezza, sia rispetto alle sue caratteristiche qualitative ed igieniche. •La nutrizione: i temi legati alla composizione degli alimenti, alla fisiologia della nutrizione e agli elementi di base della dietetica, sono parti fondamentali del programma educativo. •La conoscenza del cibo, andando alle radici della produzione alimentare e affrontando le fasi della trasformazione, del confezionamento, dell’etichettatura, della distribuzione, della conservazione e della preparazione del cibo. •L’igiene e la sicurezza alimentari: l’importanza delle corrette manipolazioni degli alimenti e di una giusta conservazione. •L’approccio culturale al cibo: il rapporto con il territorio; le sue risorse e gli elementi di sostenibilità le diverse tradizioni gastronomiche; il confronto interculturale e la valorizzazione della biodiversità i riti, i luoghi e le modalità di rapporto con il cibo nell’acquisto e nel consumo. Le metodologieSecondo la psicologia costruttivista, sono da privilegiare i progetti che assegnano al bambino il ruolo di protagonista attivo del proprio apprendimento. Perché questo avvenga occorre:•lasciare largo spazio all’attività di laboratorio; •attribuire anche un carattere ludico alle attività •utilizzare diversi linguaggi; •fare ricorso alle tecnologie informatiche di comunicazione; •coinvolgere il territorio; •inquadrare la diversità come risorsa. I protagonistiLa Scuola si deve relazionare con le istituzioni sanitarie, gli enti locali, l’industria alimentare, il mondoagricolo, della distribuzione, della vendita e della comunicazione, e soprattutto le famiglie, i cittadini in quanto tali e in quanto consumatori. È necessaria la partecipazione orientata a un’idea comune di promozione del benessere personale, sociale e ambientale.