Ricordate la foto dell’orso polare sofferente che ha commosso il Web? | eatparade
La foto dell’orso bianco magro, debole e sofferente ha fatto scalpore. Un’immagine cruda che mostra un orso polare pelle ossa, ricurvo e in bilico su un pezzo di ghiaccio.
Lasciando da parte la componente emotiva e affrontando razionalmente il problema, si chiamano in causa il cambiamento climatico e il riscaldamento globale del Pianeta.
I segnali che ci lancia la natura sono gravi. Dal ghiaccio presente sul nostro pianeta dipendono risorse idriche, mitigazione del clima, equilibrio degli oceani, emissioni di gas serra. Ma il ghiaccio è vitale anche per la sopravvivenza di numerose specie animali, dagli orsi polari alle balene, i due terzi dei quali, senza ghiaccio, potrebbero scomparire già nel 2050 secondo i dati del WWF.
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Per questi motivi il fenomeno della riduzione dei ghiacciai è sempre più preoccupante.
Quest’ultimo interessa soprattutto Artide e Antartide dove l’aumento delle temperature è doppio rispetto alle altre aree del globo. Oltre ai poli però, anche i ghiacciai alpini (compresi quelli delle nostre Alpi, così come quelli dell’Himalaya, della Patagonia, dell’Alaska, degli Urali e del Kilimangiaro), vedono una riduzione fino al 75%.
Il WWF sottolinea come dal ghiaccio del pianeta dipenda anche la sicurezza dell’uomo. L’innalzamento dei mari, infatti, minaccia i 360 milioni di abitanti delle metropoli costiere. La maggior parte delle coste mondiali rischiano di essere sommerse.