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Tatuaggio ad impatto zero

Si può fare un tatuaggio per tanti motivi: da oggi ce n’è uno in più, non inquinano! Decorare il corpo con energia completamente pulita e rinnovabile, la nuova tendenza arriva dalla Sardegna.
Con la bella stagione i tatuaggi vengono esibiti con orgoglio. Ormai si tratta di una moda largamente diffusa tra persone di tutte le età, una tendenza che si diffonde e normalizza, specie tra i giovani, dove diventa un modo di comunicare, dall’amore alla ribellione. Secondo una recente ricerca un giovane americano su tre ne ha almeno uno.
Se finora con tatuaggio ecologico ci si riferiva solo a quelli finti applicabili sulla pelle, oggi anche il tatuaggio vero può essere ad impatto zero. Durante una convention svoltasi qualche anno fa a Quartu Sant’Elena, vicino Cagliari, è stata allestita una postazione ad impatto zero illuminata interamente da pannelli fotovoltaici che trasformano l’energia solare in corrente elettrica e che consente di lavorare notte e giorno. In questo modo si eliminano i consumi e qualsiasi disegno viene realizzato senza inquinare l’ambiente. Per i tatuatori significa affrontare un investimento iniziale per l’installazione del sistema fotovoltaico ma le spese verrebbero compensate in breve tempo grazie all’abbattimento dei consumi. E senz’altro molti clienti sarebbero contenti di pagare un po’ di più per avere sulla pelle un marchio che non è costato nulla all’ambiente. Con questa idea si vuole sensibilizzare sul tema dell’energia pulita, dimostrando come anche nel quotidiano si possa optare per scelte consapevoli ed ecosostenibili. Si è capito: le fonti fossili non solo sono esauribili e soggette a forti oscillazioni di prezzo, ma stanno mettendo a repentaglio la salute del pianeta Terra. Ricerca e sviluppo dovranno sempre di più concentrarsi sulle rinnovabili. Il futuro della sicurezza in campo energetico reclama scelte coraggiose e lungimiranti. E anche i tattoo, come vengo chiamati in gergo, sono destinati ad un’evoluzione.










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